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8951-CL-5201

Regimi chemioterapici di combinazione a base di 5-FU e Gemcitabina rappresentano il trattamento standard del carcinoma pancreatico in stadio avanzato. FOLFIRINOX e Nab-Paclitaxel + Gemcitabina costituiscono i principali regimi chemioterapici per la malattia metastatica e sono raccomandati nei pazienti con un buon performance status [Niimi et al, 2001; Ducreux, 2015].

Ad oggi, tuttavia, i regimi chemioterapici disponibili offrono un beneficio marginale in termini di sopravvivenza, con una mediana  di Osinferiore all’anno [Conroy et al, 2011; Von Hoff et al, 2013].

Zolbetuximab (IMAB362) è un anticorpo chimerico (IgG1 murino/umano), altamente purificato, geneticamente modificato, diretto contro la molecola claudina 18.2 (CLDN18.2), a livello delle giunzioni occludenti.

CLDN18.2 è espressa in diverse neoplasie, in particolare in quella pancreatica e gastrica [Lee et al,2011]. Il 59.2% degli adenocarcinomi pancreatici esprime CLDN18.2 e la sua espressione è stata inoltre osservata nei linfonodi sede di metastasi da adenoCa pancreatico e a livello delle secondarietà epatiche [Woll et al, 2014; Lee et al, 2011; Sanada et al, 2010; Karanjawala et al, 2008; Sahin et al, 2008].

IMAB362 è stato precedentemente valutato per il trattamento dell’adenocarcinoma avanzato di stomaco, esofago o della giunzione EG in pazienti CLDN18.2-positivi. In monoterapia in studio di fase I ha mostrato buon profilo di tossicità con effetti collaterali prevalentemente di pertinenza gastroenterica (nausea, vomito, diarrea); mentre nello studio di fase II in combinazione con epirubicina, oxaliplatino e capecitabina (EOX) ha aumentato significativamente mPFS (7.9 vs 4.8 mesi) ed mOS (13.2 vs 8.4 mesi) rispetto a solo EOX.

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Inaugurato nel 1997, l'Istituto di Candiolo si configura quale centro di riferimento internazionale per la cura e la ricerca nell'ambito delle malattie oncologiche.